Salvare il clima non è un gioco da ragazzi… O forse sì?

Scritto da:
Redazione BookToBook
17 Set 2019

Discutere soluzioni per affrontare il cambiamento climatico non è solo questione da specialisti, da capi di stato e da istituzioni. È una questione che riguarda il presente e il futuro di tutti.
Se per troppo tempo salvare il clima è stata un’opzione, oggi farlo significa salvare il pianeta. E non ci resta tanto altro tempo.
La consapevolezza del fenomeno e dell’impatto delle nostre azioni è il primo passo per trovare una strada; per questo abbiamo condiviso 10 cose da sapere sui cambiamenti climatici, dal perché dobbiamo realmente preoccuparcene a quali scenari concreti si aprono di fronte a noi nei prossimi 50 o 100 anni.

C’è qualcuno in particolare che ha qualcosa di importante da dire per salvare il clima e lo fa con la decisione e l’energia necessarie per costruire un futuro ancora possibile.

Da un lato sono i giovani che lottano con lungimiranza per un domani migliore. Su tutti Greta Thunberg, la sedicenne attivista svedese che ha dato vita al movimento globale Fridays for Future che ogni venerdì si mette davanti al Parlamento a Stoccolma, o in altre piazze del mondo, con un cartellone  su cui si legge «Skolstrejk för Klimatet» (Sciopero dalla scuola per il clima).
Solo pochi giorni fa Greta ha sfilato anche davanti alla Casa Bianca.

Dall’altro ci sono gli scrittori che scrivono storie per i ragazzi, consapevoli che proprio loro, oltre a essere gli uomini e le donne di domani, saranno gli eredi di una lotta che è stata per troppo tempo rimandata.

Salvare il clima: storie di ragazzi, storie per ragazzi

Katherine Rundell è un’autrice che con i ragazzi dialoga alla perfezione. Li conosce, li studia con interesse e amore, li motiva a diventare la versione migliori di se stessi.
Il successo dei suoi libri è testimoniato dai numerosi riconoscimenti che ha ricevuto: Premio Andersen 2017 nella categoria oltre i 12 anni con La ragazza dei lupi e finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019 con Capriole sotto il temporale. Arriva adesso una nuova appassionante storia, L’esploratore, che ha vinto il prestigioso Costa Children’s Book Award 2018.
Il romanzo è ambientato in un luogo simbolo della natura del nostro pianeta, la Foresta Amazzonica tristemente al centro della cronaca per gli ultimi incendi che l’hanno devastata.
Un piccolo velivolo la sta sorvolando quando precipita a causa di un malore del pilota. I quattro ragazzini a bordo sono illesi e presto si rendono conto di essere soli: non ci sono adulti nei paraggi, nessuno a cui chiedere aiuto. Sta a loro trovare il modo per nutrirsi e proteggersi. Ma non si tratta solo di sopravvivenza, è l’inizio di un’avventura che li porterà in un mondo sconosciuto e misterioso.
Il libro, arricchito dalle illustrazioni di Hannah Horn, è un inno alla scoperta della natura incontaminata e al suo rispetto profondo, ma anche alla scoperta di una parte di noi che diventa tanto più umana quanto più è lontana dalla cosiddetta “civilità”. E la prospettiva non può che essere quella di quattro ragazzi che hanno quella voglia di esplorare e salvaguardare il mondo che spesso gli adulti non conoscono.


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Gli alberi sono al centro anche della prossima storia, quella di Jaco Jacobs, il più famoso e prolifico scrittore afrikaner per ragazzi, che ha firmato L’albero al centro del mondo, la toccante storia di Marnus, tredici anni, tanto timido da essere invisibile agli altri. Un giorno alla porta di casa sua bussa una ragazza, Leila, che sta raccogliendo firme per una petizione. L’obiettivo è difendere un albero, non un albero qualunque ma quello che per lei significa tutto e che il comune vuole abbattere per far posto a un gasdotto. La cosa lo conquista e lo chiama all’azione: Marnus si arrampica con Leila su quell’albero, deciso a non scendere più finché non l’avranno vinta. Un novello Barone rampante, insomma, ma per una causa ambientale che presto attirerà tante persone, tutte diverse ma con gli occhi aperti su tutte quelle cose del mondo che, come gli alberi, diamo spesso per scontate ma senza le quali saremmo perduti.

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Salvare il clima: il fenomeno Greta Thunberg

E sempre di lotta per salvare il clima, ma stavolta dalle aule delle istituzioni fino al mare aperto, parla Greta Thunberg. L’ha fatto prima con La nostra casa è in fiamme, il libro che ha contribuito a diffondere il suo pensiero nel mondo, poi con il nuovo Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza, in uscita il 1 ottobre 2019. Il volume raccoglie i suoi discorsi più importanti, dal primo intervento pubblico in occasione della Marcia per il clima di Stoccolma al suo intervento alla manifestazione FridaysForFuture di Vienna.

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Sono tutti esempi di un’attenzione che cresce tra i più giovani, di un loro bisogno di futuro che non si esaurisce negli slogan ma diventa azione e cambiamento. Ma soprattutto, ancora una volta, della possibilità della letteratura di raccontare le battaglie più importanti e di dare voce a chi non ce l’ha. D’altronde, basti pensare che il Premio Pulitzer 2019 per la Narrativa l’ha vinto Richard Powers con un libro in cui i protagonisti sono gli alberi.

Per approfondire