Aaron Sorkin al suo esordio da regista con Molly’s game

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Redazione BookToBook
08 Mag 2018

Se sei un appassionato di serie tv (e non sei di primissimo pelo!) probabilmente il nome Aaron Sorkin non ti sarà nuovo.

Già, Aaron Sorkin è la mente geniale dietro a quel capolavoro di fine anni ’90 inizio 2000 che fu West Wing, un’incursione nell’ala ovest della Casa Bianca durata circa 7 anni e che ha totalizzato qualcosa come 26 Emmy Award e 2 Golden Globe.

In tempi recenti Aaron Sorkin ci aveva provato di nuovo, senza ottenere lo stesso travolgente successo con The Newsroom, serie tv ambientata nel mondo del giornalismo e durata, purtroppo, solo 3 anni.

Forse però non sai che oltre a essere un abile sceneggiatore quest’anno Sorkin ha deciso di cimentarsi con la macchina da presa firmando (inevitabilmente il copione e) il suo esordio alla regia con Molly’s Game, da poco al cinema con un’indimenticabile Jessica Chastain.


Di cosa parla Molly’s Game



Una ragazza forte e ribelle. Con una versione tutta sua del sogno americano: svuotare le tasche a Leonardo Di Caprio.

«Ero da sola in cima alla torre dell’impero degenerato che avevo costruito, e non mi sentivo più potente. Mi sentivo solo male.»

La giovane Molly arriva a Los Angeles quasi per caso, dopo che un problema alla schiena la costringe ad abbandonare la sua passione per lo sci.

Non ha soldi né conoscenze, eppure ha già ben chiaro di voler conquistare il mondo.

Il mondo che vuole conquistare però è quello lussuoso e inaccessibile delle star di Hollywood e lì riuscire a diventare qualcuno è praticamente impossibile, a meno che non si abbia fortuna, grinta e un talento vero nel gestire i capricci dei ricchi.

«Faremo una partita di poker al Viper martedì sera. Tu ci aiuterai a organizzarla. Segnati questi nomi e invitali.’ Sgranai gli occhi. Fissai il mio bloc-notes giallo. Avevo appena annotato i nomi e i numeri di telefono di alcuni degli uomini più famosi, più potenti e più ricchi del pianeta.»

Così Molly si ritrova a gestire il giro di bische clandestine più esclusivo al mondo, e sembra che nulla possa fermarla.

Tra i suoi clienti: divi del cinema, magnati, mafiosi, politici e finanzieri tanto potenti da poter influenzare i mercati e il corso della storia.

Molly racconta senza censure questo universo parallelo fatto di fascino, soldi e segretezza, fino a quando non incontra l’avversario più pericoloso: il governo degli Stati Uniti.


Curiosità su Molly’s Game


Il 16 aprile del 2013, a pochi giorni dal suo ventiseiesimo compleanno anni, Molly Bloom venne arrestata. L’accusa era quella di aver organizzato e gestito uno dei più grandi giri di poker clandestino degli Stati Uniti, attraverso il quale erano stati riciclati oltre 100 milioni di dollari di provenienza illecita. La notizia fece il giro del mondo, perché ai tavoli della donna, a giocarsi poste altissime, sedevano importanti uomini d’affari, sportivi di rilievo e una lista di celebrità hollywoodiane che comprendeva Tobey Maguire, Leonardo DiCaprio, Macaulay Culkin, Ben Affleck, Mary-Kate e Ashley Olsen e altri ancora. Alla conclusione delle sue vicissitudini giudiziarie, con molte delle accuse cadute e una condanna a un anno di libertà vigilata e 200 ore di servizio sociali, e una multa di 100.000 dollari, la Bloom pubblicò un memoriale autobiografico intitolato “Molly’s Game: The True Story of the 26-Year-Old Woman Behind the Most Exclusive, High-Stakes Underground Poker Game in the World.”

Per interpretare il ruolo della Bloom, Sorkin – su suggerimento della vera Molly – ha voluto Jessica Chastain, che è successivamente stata afficancata da Idris Elba, protagonista maschile del film, e da attori come Kevin Costner, Michael Cera e Chris O’Dowd.

Candidato all’Oscar 2018 per la migliore sceneggiatura non originale (Aaron Sorkin)

Candidato ai Golden Globe 2018 per la migliore attrice in un film drammatico e per la miglior sceneggiatura.

Per approfondire