Cosa leggi mentre scrivi? La parola a Vanessa Roggeri

Scritto da:
Redazione BookToBook
23 Feb 2018

Vanessa Roggeri inaugura una nuova rubrica: cosa leggi mentre scrivi?

Scopriremo così cosa influenza un autore nel momento più alto della sua creatività: la scrittura di un romanzo.


Le letture che hanno influenzato Vanessa Roggeri

Il testo che segue è scritto dall’autrice


Quando sono impegnata nella stesura di un nuovo romanzo sono sempre molto attenta  a non disperdere l’attenzione con letture che possano sviarmi dal fulcro dei sentimenti e concetti che ho intenzione di esprimere attraverso i miei personaggi.

I pochi testi che mi sono concessa durante la stesura de La cercatrice di corallo sono giunti in momenti ben precisi della narrazione e con lo scopo di evocare in me determinate suggestioni. Lo considero un vero proprio rito sciamanico giacché questo tipo di lettura non funge da stimolo intellettuale, bensì da evocatore emozionale e sentimentale, una sorta di intima tecnologia in grado di non lasciar sopire il potenziale che ho accumulato nella fase preparatoria e che al momento della scrittura potrebbe attenuarsi.

A tale scopo ho trovato fondamentale per il personaggio di Achille ricercare amore sfrenato, imperituro e folle in libri come L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez, Struggimento di J. D. Landis e La casa degli spiriti di Isabel Allende; in questi romanzi di forti passioni i personaggi raccontano un modo di amare esclusivo e spesso difficile da provare nella vita reale, ma proprio per questo capace di creare una grande fascinazione nella mente del lettore. Mantenere questo tipo di tensione interiore per un autore è importante se desidera che l’aderenza tra concetto che si intende esprimere e parole usate per esprimerlo non abbia cedimenti.

Per il personaggio di Regina, la cercatrice di corallo convinta in cuor suo d’essere figlia del mare, ho voluto rifarmi a due letture in qualche modo contrapposte: una attiene al sogno mitologico, e parlo de Le Metamorfosi di Ovidio, l’altra estremamente concreta poiché frutto di un’indagine minuziosa condotta su figure femminili legate al mare e alla marineria realmente vissute tra XVII secolo e il IX secolo, ovvero Donne corsare di David Cordingly. Se con la prima opera è la meraviglia della leggenda, il senso dell’irreale e del magico a influenzare la mia scrittura, e soprattutto a determinare il prologo del mio libro, è il lavoro di ricerca condotto da Cordingly ad avermi fornito esempi di donne concrete e coraggiose, legate in maniera indissolubile al mare e a tutto ciò che attiene alla vita di mare. Donne che hanno saputo affrontare in maniera impavida un mondo ostile, ad appannaggio esclusivo degli uomini, in completa balia dei rovesci del clima e del destino.


La playlist di Vanessa Roggeri


Spesso mi chiedono se ascolto musica mentre scrivo e la risposta è no, ma mi piace ascoltarla nei momenti di pausa, durante gli intervalli tra una scena e l’altra. Mi piace la musica capace di toccare corde profonde, di smuovere sentimenti con un’efficacia molto diversa dalla lettura. Wants To Live Forever dei Queen è stata la mia personale colonna sonora; la sua intensità mi commuove e ogni volta che l’ascolto non manco mai di meravigliarmi dell’estro creativo che ha colto Brian May quando ha creato questo capolavoro immortale. Mi piace a tal punto che per omaggiarla ho voluto inserire un verso del testo all’interno dei dialoghi tra Regina e Achille. Anche le musiche dei Muse hanno avuto una grande influenza su di me e sulla mia scrittura, e soprattutto il melodioso etnicismo del Buddha Bar; atmosfere esotiche, magiche e struggenti, proprio ciò di cui avevo bisogno per rigenerarmi tra un capitolo e l’altro.