Italiani si diventa: #stranezzeinvaligia per un viaggio tra amici

Scritto da:
Redazione BookToBook
09 Lug 2015

Com’era organizzarsi per un viaggio tra amici, negli anni Settanta? Forse non diversissimo da adesso, ma sicuramente era uno spasso: in Italiani si diventa Beppe Severgnini racconta con divertita ironia i preparativi per il viaggio dopo l’esame di maturità. Direzione Scandinavia, con un mitico pulmino Volkswagen. Ecco un estratto:

«Prima di partire per la Scandinavia, per dieci giorni abbiamo torturato il pulmino Volkswagen con cui avremmo dovuto viaggiare. Abbiamo smontato i sedili posteriori per installare un letto doppio di compensato (chiamarlo «matrimoniale» ci sembrava improprio). Abbiamo appeso all’interno, e collegato all’autoradio, due altoparlanti sottratti a un giradischi. Abbiamo imbullonato sul tetto un portapacchi color salmone, protetto da un telone verde, i cui ganci elastici, nel corso dei preparativi per la partenza, schizzavano qua e là.
Nel bagagliaio abbiamo stivato:

Italiani si diventa, Beppe Severgnini

Infine abbiamo saldato alla scocca una cassaforte a muro, regalo di un muratore che frequentava il bar Garibaldi, il quale l’aveva recuperata nel corso di una demolizione. L’oggetto, a parte il peso e l’ingombro, poneva un problema: era stato concepito per operare in verticale, e noi l’avevamo deposto in orizzontale. Non disponeva neppure di una maniglia, ma solo di una lunga chiave. Ciò rendeva l’apertura avventurosa: quando la chiave si sfilava, la porta d’acciaio cadeva come una ghigliottina sul polso dell’altra mano, intenta a rovistare all’interno. Se abbiamo speso poco, durante il viaggio, è stato perché i soldi stavano in cassaforte, e noi cercavamo di aprirla il meno possibile.»

Confessa, è capitato anche a te di infilare in valigia una quantità di vere e proprie stramberie? Se è così raccontacelo usando l’hashtag #stranezzeinvaligia, su Facebook, Twitter e Instagram!

Per approfondire