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È uscito il nuovo libro di Colum McCann

Colum McCann è tra i più noti autori contemporanei.

Nato e cresciuto a Dublino, ha vinto prestigiosi premi letterari, tra cui il National Book Award nel 2009 con Questo bacio vada al mondo intero (Rizzoli 2010). I suoi romanzi sono pubblicati in 35 Paesi e in Italia tutti tradotti da Rizzoli.

Colum McCann è uno scrittore irlandese, ma il suo curriculum, e gli argomenti di cui parla, lo qualificano come cittadino del mondo.

A 20 anni ha preso un aereo per gli Stati Uniti e li ha attraversati interamente in bicicletta, mantenendosi con i lavori più svariati – dal tassista al “Volevo già fare lo scrittore, ma sapevo di essere un ragazzetto della buona borghesia irlandese”, dice.

«Avevo bisogno di accumulare un po’ di esperienza di vita, prima di cominciare a raccontare.»

E i suoi romanzi parlano della sua esperienza, ma mai in prima persona: La legge del fiume e Di altre rive hanno protagonisti irlandesi, spesso lontani dalla madrepatria, che assomigliano a McCann solo nelle premesse biografiche.

I figli del buio, invece, parla di un’afroamericano e un’americana di orgini irlandesi che risolvono insieme il proprio senso di estraneità al mondo nel quale vivono.

«Mia moglie è italoamericana, i miei figli sono nati a New York, dove vivo, ma io resterò sempre un irlandese: potrei acquisire la cittadinanza statunitense, ma non voglio. I miei figli invece si sentono cittadini del mondo: il maggiore va in giro con la maglia della Roma, con dietro il nome e il numero di Batistuta. Non ho ancora avuto il coraggio di spiegargli che Batistuta adesso gioca in Arabia, ma anche quello è un bell’esempio di come i confini stiano diventando sempre più permeabili.»


Tredici modi di guardare, il nuovo libro di Colum McCann


Colum McCann ha creato un racconto che gioca con ricordi, allusioni, omissioni e indizi disseminati, Tredici modi di guardare è un flusso di coscienza magmatico cui fa da contrappunto il pragmatismo necessario per risolvere un delitto.

In “Che ore sono adesso, lì da te?”, vero e proprio viaggio dentro la mente dello scrittore, una soldatessa di stanza in Afghanistan fa una telefonata a casa la notte di Capodanno.

Seguiamo poi la madre sola di “Sh’khol”, costretta ad affrontare l’indicibile quando suo figlio scompare in mare dopo una nuotata vicino a casa.

Infine, in “Trattato”, il testo che chiude la raccolta, un’anziana suora sudamericana scopre per caso, una sera davanti alla tv, che l’uomo che decenni prima l’ha torturata è ancora vivo e fa il politico.

Ecco un libro tanto sottile quanto denso e sorprendente che contiene, distillato, tutto il limpido talento di Colum McCann, qui più che mai abile nell’immaginare immensità anche negli angoli più angusti delle nostre vite.

«E com’è che il lontano passato è disseminato di personaggi mentre il presente è così addomesticato e piatto?»