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3 ragioni per leggere Riparare i viventi, di Maylis de Kerangal
Scritto da:
Redazione BookToBook
12 Mag 2015
Maylis de Kerangal è una delle migliori scrittrici francesi contemporanee e anche la sua opera precedente tradotta in italiano, Nascita di un ponte, era entrata a pieno diritto nelle nostre classifiche. Riparare i viventi, il suo nuovo romanzo, ruota intorno alla storia di tre adolescenti e racconta di come un trapianto di cuore, sede e simbolo della vita per eccellenza, possa cambiare la vita non solo di una, salvandola, ma di molte altre persone. Una lettura imperdibile e toccante. Ecco perché.
1. A riprova della sua bellezza e importanza, in Francia questo romanzo si è già aggiudicato diversi premi letterari, tra cui il Gran Prix RTL-Lire 2014, ed è rimasto per mesi in vetta alle classifiche. Sembra davvero essere una lettura preziosa.
2. Pur essendo un libro che affronta il delicatissimo tema della morte, si trasforma subito in un vero e proprio inno alla vita: un romanzo denso di emozioni, suggestioni e riflessioni, anche di contenuto sociale, da condividere con gli altri. Per esempio, su come donare un organo sia un gesto individuale, che però al tempo stesso connette il singolo alla collettività in cui vive. Così, la storia di uno diventa la storia di tutti.
3. La scrittura di Maylis de Kerangal è di una precisione quasi chirurgica. Per lei scrivere non è, semplicemente, raccontare una storia. Nel suo personale modo di raccontarla c’è una decisa presa di posizione nei confronti del mondo. È lo scrittore che sceglie come utilizzare le parole: per distruggere, oppure per costruire.
«Il cuore di Simon adesso migra, è in fuga sulle orbite, sulle rotaie, sulle strade, trasportato in quella cassa dalle pareti di plastica… scortato con attenzione assoluta, come un tempo si scortavano i cuori dei principi.»