3 ragioni per leggere La piuma, di Giorgio Faletti

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Redazione BookToBook
12 Mag 2015

La piuma, l’ultimo libro di Giorgio Faletti, scrittore amatissimo, esce postumo, a quasi un anno dalla sua morte, per essere presentato nella cornice calda del Salone Internazionale del Libro di Torino. Di pagina in pagina ci fa seguire il volo silenzioso di una piuma che si sposta leggera da un personaggio all’altro: solo uno, fra tutti, riuscirà a cogliere ciò che nessuno aveva mai compreso prima. Perché leggerlo? Ti diamo tre motivi.

1. Perché questo romanzo breve è il miglior addio che Faletti poteva regalare ai suoi fan, lasciandoli con la sua opera senz’altro più originale. Sorprende perché è al di fuori dei suoi schemi abituali: non è un giallo, né un thriller né una storia con una trama precisa, piuttosto una favola contemporanea sul significato dell’esistenza e della sua fine.

2. Perché quando hai amato davvero uno scrittore non puoi fare a meno di conoscere, ascoltare, assaporare la sua opera: tutta, fino in fondo. Fino all’ultima riga. Perciò il suo ultimo romanzo non può mancare nella tua libreria. Leggerlo è il modo migliore, per chi ha amato e letto gli altri libri di Faletti, di dirgli grazie e accettare la sua scomparsa.

3. Perché, per chi non avesse ancora letto nulla di Faletti, queste pagine sono senza dubbio la migliore opportunità per entrare in sintonia con lui, scoprirne le corde più profonde. E le illustrazioni di Paolo Fresu, suo grande amico, rendono il suo sguardo sul mondo ancora più intenso, commovente e poetico.

«Eccola lì, candida sul candore della sua ignoranza, soffice e leggera come un’idea, perfetta come solo la casualità può essere.»