3 ragioni per leggere Fuori fuoco, di Chiara Carminati

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Redazione BookToBook
05 Mag 2016

«Una storia sulla Prima Guerra Mondiale però vista dal punto di vista delle donne. Ho accettato, mi sembrava una bella sfida, qualcosa che non conoscevo per niente. Non sapevo a cosa andavo incontro: mi sono tuffata in una marea di storie e di persone che poi era difficile scegliere, non sapevo quale portare con me per raccontarla. Alla fine la storia di Jole è un collage di storie diverse realmente vissute da persone realmente vissute, ma che ho attribuite a un personaggio inventato.»

Chiara Carminati racconta così Fuori fuoco, il libro con cui ha vinto la prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi per la categoria dagli 11 ai 15 anni, nell’intervista per Rai Letteratura.

1. Premiatissimo. Dei premi vinti da Fuori fuoco quasi si rischia di perdere il conto: Premio Orbil 2015, Premio Alvaro-Bigiaretti 2015, Premio speciale della giuria del Premio Andersen per La Grande Guerra raccontata ai ragazzi, Premio di Letteratura per Ragazzi ‘Laura Orvieto’. Con tutti questi riconoscimenti viene proprio voglia di capire di persona quanto sia bello il libro, no?

2. Piace ai ragazzi e ai giovani alieni. Con 88 voti assegnati da una giovanissima giuria di lettrici e lettori fra i 6 e i 15 anni, provenienti da cinquanta scuole primarie e secondarie, Fuori fuoco ha vinto (alla grande!) il Premio Strega Ragazze e Ragazzi. Questo dovrebbe già dirci molto, ma su Paperblog hanno scoperto che il libro è piaciuto moltissimo anche ai giovani alieni, che hanno riflettuto molto sul senso della guerra sulla Terra. Non stiamo scherzando, leggi tu stesso la recensione.

3. A un passo dalla poesia. Chiara Carminati ha vinto il Premio Andersen come migliore scrittrice, nel 2012, con questa motivazione: «per saper coltivare e proporre con passione, cura e determinazione il linguaggio poetico per e con l’infanzia, anche intrecciandolo con altre arti e accompagnandolo con una riflessione teorica ampia e approfondita.» Dopo aver letto Fuori fuoco, quindi, mettiti sulle sue tracce per scoprire che la poesia non è solo fatta solo di parole scritte, ma è qualcosa che si legge con la voce e con il corpo e serve a parlare di tutto. Un punto di partenza? Rime chiaroscure, per esempio.