Dalle parole ai dadi: quando le favole più belle diventano giochi in scatola

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Redazione BookToBook
21 Lug 2015

Dalle parole ai giochi in scatola il passo è molto più breve e divertente di quello che credi.

Deve averlo pensato anche Gary Kim, creatore del gioco La lepre e la tartaruga (illustrazioni di Mathieu Leyssenne). Prendendo spunto dal famoso racconto di Esopo, che trovi all’interno della scatola insieme alla versione di La Fontaine, e dal seguito scritto da Benoît de la Flaque, il gioco vede la lepre chiedere una rivincita alla tartaruga. Insieme a loro però questa volta parteciperanno anche una pecora in tuta da running, un lupo tutto muscoli e una volpe pronta a fare… la volpe. I giocatori devono puntare su due di questi personaggi, cercando di farli arrivare per primi al traguardo. La bellezza del gioco sta nei continui riferimenti alla fiaba anche nelle regole: ad esempio la tartaruga avanza sempre e solo di una casella, la lepre può avanzare di due ma se esagera rimane ferma, la pecora è piuttosto veloce ma ha bisogno di fermarsi spesso a bere e il lupo può mettersi a ululare e spaventare tutti. Se prima di iniziare a giocare hai bisogno di un bel ripasso generale di Esopo, ti consigliamo di leggere Favole.

Quello descritto sopra è solo uno dei tanti passatempi raccolti nella collana Fiabe e giochi: troviamo anche il gioco di Laurent Pouchain, con le illustrazioni di Xavier Collette, ispirato a I tre piccoli porcellini. Scopo della sfida è la costruzione delle tre famose case: paglia, legno, mattoni. E il lupo? Ovviamente cercherà di abbatterle soffiando su una freccia che indicherà il bersaglio.

Un altro bellissimo gioco è dedicato a La cicala e la formica. Nel gioco di Yoann Levet e illustrato da Naïade, le pedine sono sette: sei formiche che raccolgono il cibo e una cicala che proverà a rubarlo.

Non mancano neanche incantesimi e inseguimenti a bordo di un calderone grazie al classico personaggio del folklore russo Baba Jaga, reinventato in chiave ludica da Jèrèmie Caplanne e illustrata da Vincent Joubert.