Le meraviglie d’Italia secondo Vittorio Sgarbi

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Redazione BookToBook
12 Mag 2015

«Nel libro di Sgarbi un secolo, un immenso armadio all’improvviso si apre e ti rovescia addosso capolavori che non c’erano e non ci saranno mai più.» Furio Colombo introduce così Gli anni delle meraviglie, di Vittorio Sgarbi. Dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento, da Piero della Francesca a Pontormo: gli artisti danno vita a quello che è stato chiamato, con conferente definizione, “Rinascimento”.

Avresti mai pensato che osservando i dettagli dell’Incontro tra Salomone e la regina di Saba di Piero della Francesca avresti potuto comprendere anche le opere più celebri di Mondrian? O che la fantasia visionaria di Luca Signorelli ti avrebbe avvicinato a William Blake?

E se tutto questo non bastasse, fai un passo indietro e torna al Tesoro d’Italia: il racconto della lunga avventura, della continua sorpresa con cui la pittura italiana percorre la strada che la condurrà alla sua maturità. C’è un’Italia protetta e remota che nasconde preziosissime testimonianze dell’arte italiana. Una strada che potrebbe essere lo spunto per un viaggio, per la scoperta di capolavori nascosti proprio accanto a casa nostra e di cui non sospettiamo l’esistenza. Pronto a partire?

Meraviglie d’Italia da scoprire subito

  • Bologna: Nicolò dell’Arca, Compianto sul Cristo morto, santuario di Santa Maria della Vita.
  • Ferrara: Francesco del Cossa, Mese di aprile, Palazzo Schifanoia.
  • Recanati: Lorenzo Lotto, Annunciazione, Museo Civico.

«Ci sono circostanze in cui l’arte e l’esistenza si compenetrano così fortemente, che non sappiamo se siamo più vivi noi – respiranti – o l’oggetto inanimato, apparentemente inanimato, che abbiamo di fronte.»