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Cosa c’è da sapere sulla serie tv di Cercando Alaska

Cercando Alaska è il romanzo d’esordio di John Green e risale al 2005. È diventato uno dei bestseller mondiali per ragazzi, inserito anche nella lista stilata dal New York Times del 2012.

Il protagonista di Cercando Alaska è Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. È qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.

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Il grande forse

Cercando Alaska racconta le vicissitudini di un gruppo di sedicenni, personaggi così reali da poter essere nostri amici. Sono ragazzi normali alle prese con la vita scolastica, con i primi amori, la prima sigaretta per mostrarsi “grandi” agli amici… Ragazzi di oggi. Caratteristiche di un normale YA, penserete voi, ma in Cercando Alaska c’è molto, molto più.

Tutta la “normalità” precipita nella tragedia. Il dramma rende il racconto ancora più avvincente, maturo, chiaro e i sentimenti dei ragazzi ancora più intensi. La protagonista, Alaska, ha così tanto da dire e da nascondere che vi catturerà sin dalle prime righe.

Il romanzo inizia e termina con due citazioni riportate dal giovane Miles, uno dei ragazzi, innamorato di Alaska. La prima riguarda la “ricerca del grande forse”, come disse in punto di morte il famoso poeta francese François Rabelais, la seconda tratta del tema di cosa c’è dopo la morte.

La serie tv di Cercando Alaska

Ebbene sì, Cercando Alaska è diventata una serie tv! Debuttata su Hulu il 18 ottobre 2019, a qualche mese di distanza, arriva in Italia grazie a Sky Atlantic il 27 maggio.

La trama racconta la storia di Miles Halter, un ragazzo che ha passato la sua vita al sicuro tra le mura di casa. Quando si trasferisce alla Culver Creek Boarding School, un collegio in cui Miles farà la conoscenza di Alaska Young. Una ragazza intelligente, bella, spiritosa, autodistruttiva e con tanti problemi.

John Green ha rilasciato alcune anticipazioni sulla serie tv su Looking for Alaska, dicendo che l’adattamento potrebbe discostarsi un po’ dal libro. Durante un’intervista riportata da  Bookstr:

Mi preoccupo mai che un adattamento vada contro quello che cercavo di raccontare? Sì, certo. In questo caso è particolarmente complicato perché ho provato a scrivere del modo in cui la romanticizzazione di Miles verso Alaska ha terribili effetti devastanti. Volevo raccontare del pericolo dell’idealizzazione della persona che dici di amare, ma si potrebbe cadere, invece, nella storia del ragazzo che impara delle lezioni di vita dell’enigmatica ragazza. Non so se lo show riuscirà in questo, non so nemmeno se il libro ci è riuscito.

Il progetto è stato affidato a Josh Schwartz, già creatore di The OC, Chuck e Dynasty, oltre ad aver curato gli adattamenti televisivi di romanzi adolescenziali cult come la saga di Gossip Girl di Cecily von Ziegesar e The Carrie Diaries di Candace Bushnell.

Gli interpreti di Cercando Alaska

Già nel 2018 si parlava di questo adattamento e nell’ottobre dello scorso anno sono stati scelti gli attori principali dello show:


Alla fine di ottobre John Green ha scritto un post sul suo account Twitter, nel quale raccontava di una conversazione con i due giovani interpreti dei protagonisti, Kristine Froseth e Charlie Plummer.

Ieri ho parlato con Kristine e Charlie al telefono ed è stato davvero speciale avere una conversazione con coloro che diventeranno Miles e Alaska. Provo gratitudine verso di loro e verso tutti quelli coinvolti in Looking for Alaka. Inizia tutto a sembrare vero!

Già nel 2005 si vociferava un adattamento cinematografico, ma poi passò in sordina. Poi ci fu un tentativo nel 2015 e poi nel 2016. Arriviamo quindi nel 2018 dove il progetto riesce a partire.
La serie sarà composta da 8 episodi, della durata di 45-50 minuti circa ciascuno.

«Le persone sono state create per essere amate, mentre le cose sono state create per essere utilizzate. Il motivo per cui il mondo è nel caos è perché le cose sono amate e le persone sono utilizzate.»