Anche un libro è #Unamicoinpiù: perché è importante allearsi per i diritti

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Redazione BookToBook
20 Mag 2015

#Unamicoinpiù è il nome della campagna lanciata da Progetto Prisma per la Giornata mondiale contro omofobia, bifobia e transfobia del 17 maggio. L’idea, che prescinde dalle ricorrenze, è cercare di creare una rete di alleati, per trasmettere un valore importante: i diritti si ottengono insieme, al di là dei motivi per cui si rivendicano. Da dove si comincia? Da due fronti: informazione e comunicazione da una parte, educazione e formazione dall’altra, concorrendo a una maggiore diffusione della conoscenza, l’unica vera arma contro i pregiudizi.

Le attività di #unamicoinpiù sono state tantissime: dal flashmob all’incontro dal titolo E vissero felici e contenti: gli adolescenti LGBT nell’editoria contemporanea. Si è discusso di libri per ragazzi che raccontano la diversità: come ne parlano? In che modo possono aiutare ad affrontarla?

Justin Tindall, coordinatore affiliati per It Gets Better Project, spiega le chiavi di una comunicazione efficace perché i ragazzi capiscano, sentano davvero che le cose cambiano. Semplicità e positività: sono questi gli elementi fondamentali perché tutto funzioni. Il modo in cui condividiamo le storie deve essere carico di positività: è la speranza in un futuro migliore che le fa cambiare in meglio, e diventa contagiosa. Serve raccontare storie di felicità possibile, senza nasconderne le difficoltà, ma facendo in modo che queste non siano sole al centro del discorso.

In che modo un libro può aiutare, quindi? Cosa può fare un libro? «I libri dovrebbero far capire che non si è soli, sono strumenti per affrontare i momenti più difficili», dice Giordano Aterini, Editor Rizzoli Ragazzi. Ed è il caso, in modi diversi, di tutti i libri da cui la conversazione ha preso spunto: Trevor (James Lecesne), L’altra Parte di Me (Cristina Obber), Io no… O forse sì! (David La Rochelle).

Non resta che cominciare a leggere, quindi. Se cerchi più consigli ti proponiamo 5 libri per combattere la paura di essere diversi. E, naturalmente, aspettiamo anche i tuoi.