Libri sull’Olocausto: Franci, Sergio, Eddy e i sopravvissuti

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Redazione BookToBook
25 Gen 2021

Ci sono saggi che spiegano le leggi razziali ai ragazzi, manuali di Storia, biografie dei protagonisti e analisi. Ma quando un sopravvissuto prende in mano una penna, qualcosa ci morde nel leggere le loro testimonianze. Questi sono libri sull’Olocausto che raccontano le vite di tre giovani nei campi concentramento.

Libri sull’Olocausto che forse non conoscevi

Franci

La guerra di Franci

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Si può essere ragazze lievi anche nel bel mezzo della più grande tragedia della Storia?

La politica non mi interessava minimamente e sapevo solo per sentito dire che i miei quattro nonni erano ebrei. Ero una ragazza spensierata, e anche un po’ viziata, a cui piaceva ballare, fare il suo lavoro, civettare e sciare, esattamente in quest’ordine.

La guerra di Franci è il racconto di una 22enne, talentuosa stilista di moda. Nel 1941 hanno inizio tre anni passati tra i campi di concentramento: Terezin, Auschwitz-Birkenau e Bergen Belsen. Non è solo una vicenda umana e disumana, ma è un talentuoso lavoro di scrittura.

Le kapò sembravano del tutto incapaci di parlare con un tono di voce normale, e non si poteva nemmeno rivolgersi a loro per chiedere qualcosa. Ogni frase veniva urlata e preceduta da una parolaccia.

Un libro di autentica resilienza, fatto di immagini vivide e a volte sorprendentemente leggere. La testimonianza di una brillante, giovanissima sopravvissuta.

La mia parte maschile, sempre presente e incoraggiata da mio padre, si era molto rafforzata negli anni di prigionia,  vivendo e lavorando come un soldato sul campo o peggio. Lo si vedeva da come mi muovevo; anche la voce si era fatta più profonda.

Sergio

Come immagini la vita di un bambino nei campi di concentramento? Sergio ha sei anni quando viene deportato e alloggiato in una baracca per i bambini, i terribili kinderblok, dove diventano “materiale” per esperimenti scientifici. A raccontare la sua storia sono le cugine Tati e Andra, sopravvissute italiane e autrici di preziose memorie nei loro libri sull’Olocausto.

Eddy

Ultima fermata Auschwitz

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Come si racconta un amore tra tante atrocità? Eddy de Wind si salva nascondendosi ad Auschwitz quando i tedeschi abbandonano il campo. Trova un taccuino e inizia a scrivere – immediatamente – la propria storia e quella di Friedel, la donna che ha sposato mentre entrambi erano prigionieri. Un libro sull’Olocausto scritto nel vivo della Guerra, fatto di dialoghi e immagini appena accadute. L’autore di Ultima fermata Aushwitz era laureato in medicina, e se questo gli salvò forse la vita perché utile ai suoi carcerieri, d’altro canto non ne fa un racconto facile. Allo psichiatra Eddy de Wind si deve la primissima letteratura scientifica – 1949, Faccia a faccia con la morte – riguardo la Sindrome del sopravvissuto.

E poi ci sono Anne, Liliana

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