Michael Wolff torna a far tremare la Casa Bianca

Scritto da:
Redazione BookToBook
04 Giu 2019

Michael Wolff, il giornalista che l’anno scorso ha fatto tremare la Casa Bianca di Trump con retroscena clamorosi, segreti di famiglia e “Trump confidential” torna in libreria in contemporanea mondiale con Assedio. Fuoco su Trumpuna miniera di rivelazioni, incontri dietro le quinte, ritratti, retroscena, agguati e salvataggi per il rotto della cuffia.

Assedio fuoco su trump

Michael Wolff: «Trump è sotto assedio, circondato da nemici decisi ad abbatterlo.»

Nel gennaio 2017, subito dopo l’insediamento di Donald Trump, Michael Wolff si era infilato nella Casa Bianca «come una mosca sul muro» per raccontare dall’interno, in quello che sarebbe diventato il bestseller mondiale Fuoco e furia, i primi mesi della presidenza americana più controversa del nostro tempo.

Michael Wolff in Italia
Roma, 15 02 2018
Conferenza stampa di Michael Wolff, “Fuoco e furia” edito da Rizzoli
©Musacchio – Ianniello – Pasqualini

Questo nuovo libro riparte da dove finiva il precedente: con Trump chiuso nella sua bolla in una Casa Bianca sotto assedio, mentre i suoi collaboratori più stretti o sperano di andarsene o sono sul punto di essere cacciati, il suo partito fa quadrato e allo stesso tempo cerca un’alternativa, il procuratore speciale Mueller conduce un’indagine sui contatti tra il suo comitato elettorale e la Russia, altri inquirenti federali potrebbero mettere a nudo i segreti dell’intera famiglia Trump e il mondo assiste sgomento alle oscillazioni della maggiore potenza mondiale alle prese con soggetti ben poco raccomandabili come Kim Jong-un, Vladimir Putin e il principe saudita Mohammad bin Salman.

Grazie ai contatti di Michael Wolff con membri dello staff della Casa Bianca, con i vecchi amici che ogni notte parlano per ore con il presidente, con l’anima nera Steve Bannon, l’ex capo stratega cacciato dall’amministrazione ma tuttora impegnato, per proprio conto, a «salvare la rivoluzione trumpiana», Assedio svela i retroscena delle vicende più sconcertanti della nostra epoca, in un dramma shakespeariano sempre in bilico fra la tragedia e la farsa.

Leggi la nota dell’autore Michael Wolff

Michael Wolff italia

Roma, 15 02 2018
Conferenza stampa di Michael Wolff, “Fuoco e furia” edito da Rizzoli
©Musacchio – Ianniello – Pasqualini

Questo nuovo resoconto parte da febbraio 2018, all’avvio del secondo anno della presidenza Trump, e con una situazione profondamente mutata. In questi mesi le bizze del presidente hanno incontrato una reazione istituzionale sempre più metodica e organizzata.

La macchina della giustizia si è messa in moto contro di lui.

Sotto molti aspetti anche il suo governo – la sua stessa Casa Bianca – ha cominciato a voltargli le spalle.

Pressoché ogni centro di potere a sinistra dell’estrema destra gli ha dato dell’incompetente.

Persino parte della sua base elettorale lo considera inaffidabile, patologicamente distratto e inadeguato al ruolo che ricopre.

Mai nessun presidente americano è stato bersaglio di un attacco così ben concertato, e così poco abile a difendersi.

Trump è sotto assedio, circondato da nemici decisi ad abbatterlo.

Il mio obiettivo primario, con Assedio, era scrivere un resoconto godibile e intuitivo: è questa la natura del libro.

In secondo luogo, volevo raccontare lo straordinario momento storico che stiamo vivendo in tempo reale, perché il senno di poi rischia di arrivare troppo tardi.

Infine, mi sono riproposto di tracciare un puro e semplice ritratto: quello di Donald Trump come incarnazione estrema, allucinata e di certo ammonitrice di una maschera americana.

Per riuscirci al meglio, per avere la giusta prospettiva e tutte le voci narranti di cui avevo bisogno, ho accordato l’anonimato a chiunque me l’abbia chiesto

«Non ho mai conosciuto un uomo più folle di Donald Trump»

Come si traducono espressioni simili in una valutazione razionale della sua Casa Bianca?

La strada che ho scelto è quella di mostrare senza commentare, di collocare gli eventi nel contesto più ampio, di comunicare l’esperienza e renderla abbastanza reale da permettere al lettore di decidere per conto suo dove posizionare Donald Trump sulla vertiginosa scala mobile del comportamento umano.

È questa condizione, uno stato emotivo più che politico, il cuore del libro.

Per approfondire