È l’economia che cambia il mondo, di Yanis Varoufakis

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Redazione BookToBook
30 Giu 2015

Com’è nato il denaro? Da quando il lavoro è una merce? Che ruolo ha avuto il debito nelle società di mercato? In una lettera appassionata alla figlia adolescente, Yanis Varoufakis, il ministro delle Finanze del governo Tsipras, ripercorre le tappe fondanti della storia dell’umanità alla ricerca delle origini della disuguaglianza, attraversando i grandi temi dell’economia «per consentire al lettore di vedere la crisi con occhi diversi e di capire le vere ragioni per cui i governi si rifiutano caparbiamente di prendere le decisioni che porterebbero alla liberazione delle nostre società, in Europa, in Grecia e in tutto il mondo».

«È incredibile la facilità con cui tendiamo a considerare “logica”, “naturale” e “giusta” la distribuzione della ricchezza che abbiamo sotto gli occhi, specialmente se ci favorisce. Quando ti sembra di propendere per questo tipo di pensieri, ricorda: tutti i bambini nascono nudi, ma per alcuni è già stata pronunciata la condanna alla fame, allo sfruttamento e alla miseria. Non cedere mai alla tentazione di accettare una spiegazione logica per le disuguaglianze che finora, da ragazza che sei, hai ritenuto inaccettabili.»

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Nella società in cui vivi domina la convinzione errata secondo la quale l’economia corrisponde al mercato. Ma cos’è, esattamente, il mercato? Il mercato è la sfera degli scambi. Al supermercato riempiamo il carrello di prodotti e li «scambiamo» con il denaro che, a sua volta, viene scambiato con altri prodotti, scelti da colui che ha incassato (il padrone del supermercato, il dipendente che viene remunerato con il denaro che abbiamo pagato alla cassa, e così via). Se non ci fosse il denaro, daremmo al venditore altri beni, quelli di cui ha bisogno. Ecco perché ti dico che il mercato è il luogo in cui avvengono gli scambi. Ai nostri giorni questo luogo può essere anche virtuale – come quando, per esempio, compriamo App su iTunes o libri su Amazon.

Il mercato esisteva, però, anche quando vivevamo sugli alberi, prima che scoprissimo l’agricoltura. Quando uno dei nostri progenitori offriva una banana chiedendo in cambio una mela, si realizzava una forma di scambio; uno scambio rudimentale, certo, in cui il prezzo di una mela equivaleva a quello di una banana e viceversa. Solo che non si trattava ancora di una vera economia. Per realizzare un’economia concreta c’era bisogno di qualcos’altro: occorreva cominciare a produrre invece di limitarsi a cacciare animali, a pescare o a raccogliere banane.

Yanis Varoufakis

Economista radicale e militante anti-austerity, si rivela anche uno straordinario narratore, capace di raccontare l’economia come un’epopea in cui i contadini senza terra e gli eroi dell’Iliade, gli operai inglesi e Oscar Wilde lottano fianco a fianco per un’idea di società alternativa a quella imposta dal capitale. Ministro delle Finanze del governo di Alexis Tsipras, insegna teoria economica all’Università di Atene, dove ora vive dopo oltre due decenni trascorsi a studiare e insegnare in Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti.